da: http://www.ilgiorno.it/rho/cronaca/2011/04/02/483849-nuova_proprieta_liquida.shtml
Cornaredo, 2 aprile 2011 - Due ore di sciopero e presidio di protesta davanti ai cancelli, ieri mattina, alla Mechwork di Cornaredo, meglio conosciuta come ex Protti. I 33 dipendenti rimasti nella fabbrica, che in passato è stata leader internazionale nella produzione di macchine per maglieria, hanno incrociato le braccia contro la decisione della nuova proprietà di mettere in liquidazione la fabbrica. La direzione aziendale ha comunicato a sindacati e lavoratori che il prossimo 22 aprile quando scadrà la cassa integrazione ordinaria si fermeranno macchinari e produzione per sempre.
L’auspicato rilancio della storica azienda cornaredese non è riuscito, da mesi si registra un calo significativo delle commesse e calo di fatturato, da qui la decisione per ora comunicata solo verbalmente, ma che lascia poche prospettive agli ultimi lavoratori rimasti. «La nuova proprietà in questi due anni ha mantenuto gli impegni presi compresa l’assunzione a tempo indeterminato degli operai, peccato però che ora annuncia la cessata attività - spiega Marco Gambarè, rappresentante sindacale della Fim Cisl - in questi settimane di trattativa abbiamo chiesto all’azienda di utilizzare gli ammortizzatori sociali per non lasciare i lavoratori in mezzo alla strada, visto che hanno tutti famiglia, qualcuno ha un mutuo sulle spalle». Il sindacato auspica almeno un anno di cassa integrazione straordinaria e la ricollocazione almeno del 30% del personale anche con l’avvio di percorsi formativi.
L'azienda non ha ancora risposto. Ma nelle scorse ore quando ha messo sul tavolo della trattativa incentivi economici per l’esodo volontario dei lavoratori, nei reparti dove sono in produzione macchine tessili è aumentata la preoccupazione. I soldi sono pochi e non risolvono il problema occupazionale: per dare un segnale all’azienda ieri mattina i lavoratori hanno incrociato le braccia dalle 8 alle 10. La prossima settimana ci sarà un incontro con il sindaco Luciano Bassani, già a conoscenza della situazione di crisi, mentre quella successiva la trattativa riprenderà in Assolombarda.
di Roberta Rampini

Nessun commento:
Posta un commento